Claude Monet: alla scoperta di Giverny e dell’Impressionismo.
Là dove gli altri dipingevano un ponte, una casa, una nave lui cercava di dipingere l’aria intorno. “Inseguo l’impossibile”.
Benvenuti a Giverny, un posto dove il tempo sembra si sia fermato e dove Claude Monet, il più grande esponente dell’impressionismo, mise le radici e creò il posto che ispirò i suoi bellissimi quadri In primis su tutto i suoi giardini.
Indice
- 1. Come arrivare a Giverny per visitare il mondo di Claude Monet.
- 2. Giverny in tutto il suo splendore.
- 3. 84 Rue de Claude Monet.
1. Come arrivare a Giverny per visitare il mondo di Claude Monet.
Per poter visitare Giverny e tutto il mondo di Claude Monet avete due alternative.
La macchina: Se partite da Parigi o siete in on the road in Normandia come me, potete noleggiare una macchina, meglio se elettrica, in qualsiasi noleggio auto. Io personalmente ho noleggiato con Hertz: veloci al banco e celeri nella risoluzione dei problemi.
Il treno: Sempre da Parigi dalla stazione di Saint-Lazare fino alla stazione di Vernon e poi con il pullman si arriva a Giverny Musardiere. Con una passeggiata di 5 minuti siete arrivati alla Fondazione Monet.
A questo punto dovete sceglie solo il mezzo che più preferite perché la durata del viaggio è pressoché che simile, 1 ora e 21 minuti in macchina e 1 ora e 23 minuti in treno.
Per i parcheggi “no problem“! Ce ne sono tanti appena si arriva in paese sono nuovi e attrezzati di tutto punto!
2. Giverny in tutto il suo splendore.
La prima cosa che salta all’occhio all’interno del villaggio di Giverny sono senza ombra di dubbio i colori! Passeggiando, come è successo a me, si possono ammirare le classiche case a graticcio di Normandia molto colorate, le piante rampicanti che fanno da cornice a queste meravigliose case e i vari locali sparsi nella via principale per bere un caffè seduto al tavolo o mangiare un buon pasto.
2.1 Museo dell’Impressionismo Giverny;
Una delle cose che ho impresso maggiormente nei miei ricordi sono i fiori.
Fiori gialli, rossi, viola e blu ovunque! Questa gran varietà la si può trovare sparsa per tutto il villaggio, ma in maniera più travolgente, nei giardini che fungono da ingresso al Museo dell’Impressionismo di Giverny.
Purtroppo il museo nel giorno della mia visita era chiuso per un evento privato, quindi la mia visita è saltata. Per soli 10€ però, che è il costo attuale del biglietto, potrete ammirare le opere di tutti i pittori che, durante il periodo in cui Monet abitò lì, visitarono Giverny. Ovviamente Claude Monet in primis ma anche pittori come Mary Cassatt, Édouard Manet e Pierre-Auguste Renoir sono tutti in mostra qui.
Tips risparmio: Potete entrare gratis la prima domenica di ogni mese escluso Luglio, Agosto e Settembre.
2.2 L’ Hotel Boundy.
Altra tappa fondamentale per scoprire Giverny e Claude Monet è “L’Ancien Hotel Boundy“, un ex negozio di alimentari diventato in un secondo momento un hotel grazie alle insistenze di alcuni impressionisti dell’epoca, i quali volevano lavorare spalla a spalla con il grande Monet.
Il bellissimo hotel Boundy è tutt’oggi un luogo molto famoso per gli appassionati di arte e di pittura. Dentro “si può respirare” ancora quell’aria piena di cultura e di intelletto grazie ai numerosi dipinti ancora esposti. Oltre questi, si può ammirare intatto il vecchio studio d’arte dell’epoca e immaginarsi stole di pittori alle prime armi e non, dibattere di un quadro con in mano un whisky.
Un consiglio: nelle giornate d’autunno, con il sole che ancora scalda un po’, godetevi in pieno relax una tazza di thè o un caffè sotto il porticato fatto di fiori profumati e di farfalle svolazzanti. È un’esperienza meravigliosa che rimette in pace con il mondo.
2.3 La tomba di Claude Monet.
Proseguendo la via principale del paese, si arriva alla Chiesa di Radegonda costruita nel XI secolo e ricostruita nel XVI, che rivela ancora alcune caratteristiche originali. Nel suo insieme è molto simile a molte altre chiese di Francia, ma questa in particolare è famosa per aver all’interno del suo cimitero, oltre alle lapidi di alcuni caduti in battaglia durante lo sbarco, le tombe di Claude Monet e della sua famiglia.
3. 84 Rue de Claude Monet.
Una passeggiata, come detto anche sopra, è d’obbligo in questa meravigliosa via fatta di colori, fiori e piante rampicanti che fanno da cornice alle abitazioni. Io l’ho percorsa dal parcheggio davanti al museo fino alla chiesa e viceversa per arrivare infine alla Fondazione Monet.
3.1 La casa di Claude Monet.
Già famoso come pittore, Claude Monet si trasferì a Giverny nel 1883 all’età di 40 anni con la sua famiglia. Comprò “Clos Normand” proprio per la bellezza della casa e per il suo frutteto. Ristrutturò (vi lascio la visita virtuale) il tutto, compreso il giardino. Inserì in quel complesso centinaia di varianti di fiori e piante ed è proprio in questo posto che creò i suoi dipinti più belli. Basti pensare a quadri come Le Jardin de l’Artiste à Giverny, 1990 e Lo stagno delle ninfee, 1990.
Entrando in casa i colori mi avvolgono letteralmente sin dal salotto. I quadri appesi alle pareti, che con il mobilio diventano uno spazio unico, mi fanno capire quanto lui amasse questo posto e quanto lui volesse veramente “dipingere l’aria in torno alle cose”. Pennellate lucenti e colorate che insieme formano un capolavoro. La visita della casa prosegue con questo continuo senso di meraviglia anche quando banalmente si scoprono le camere da letto, dove dalla finestra si scorge il giardino, lo studio e per sino la lavanderia. Tutto è curato nei minimi dettagli compresa la fantastica cucina fatta di maioliche color cielo estivo.
3.2 I giardini di Claude Monet a Giverny.
Uno dei punti fondamentali di questa gita a Giverny alla scoperta di Claude Monet sicuramente sono i giardini. Fu, infatti, sempre lui a sostituire decine di meli con centinaia di specie di fiori, di diverse forme e colori, e con dei ciliegi. Bellissimi archi di piante con panchine sparse e piccoli viali fioriti con aiuole colorate vi accoglieranno per farvi provare un esperienza sensoriale senza paragoni. Tutto questo grazie alle capacità pittoriche di Monet che crearono la giusta prospettiva che inserisce la casa nella cornice colorata che ad oggi si può ancora ammirare.
3.3 Il Bacino delle Ninfe o Giardino d’Acqua.
Passando attraverso il sottopasso della ferrovia che si trova in fondo ai giardini e che è facilmente raggiungibile seguendo la segnaletica, si entra in un mondo fatato. Grazie alla deviazione del fiume e alle influenze orientali, Claude Monet crea un piccolo angolo di paradiso.
Con bambù, peonie, glicini e salici piangenti si viene catapultati emozionalmente in uno dei tanti quadri famosissimi che Monet disegna proprio lì. Tutto sembra perfettamente in ordine, al suo posto, tanto da essere una vera e propria opera d’arte. Il verde smeraldo delle piante, il viola e il rosa delle ninfe che galleggiano nel lago e i pontili verdi che sovrastano le acque mi evocano la sensazione di essere nel punto giusto al momento giusto. Passeggiate lungo i percorsi obbligatori e immergetevi in quella natura fatta di profumi inebrianti e di relax per gli occhi.
Monet cercò continuamente di riprodurre, grazie a questo paesaggio creato proprio da lui, i giochi di colori delle acque di questo lago, le mille sfumature delle ninfe viole e rosa e l’atmosfera del posto, tanto da creare quello che ancora oggi ammiriamo al Museè de l’Orangerie di Parigi che è: Il Ciclo delle Ninfe.
In conclusione, bisogna ringraziare Claude Monet e il suo genio per averci lasciato questo meraviglioso posto che, credetemi, è un luogo imperdibile che siate o no degli intenditori di arte.